Campo proprio di attività e responsabilità. Quali sono le differenze tra ostetrica ed infermiere?
Tavola sinottica pubblicata su Lucina la rivista dell’ostetrica/o numero 4/2012 TAVOLA SINOTTICA CAMPO PROPRIO DI ATTIVITÀ E RESPONSABILITÀ Ostetrica/o vs Infermiere Fonte: Lucina.
Tavola sinottica pubblicata su Lucina la rivista dell’ostetrica/o numero 4/2012
TAVOLA SINOTTICA CAMPO PROPRIO DI ATTIVITÀ E RESPONSABILITÀ Ostetrica/o vs Infermiere Fonte: Lucina. La rivista dell’ostetrica/o – 4/12 pag. 16:19 |
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CAMPO PROPRIO DI ATTIVITÀ E RESPONSABILITÀ DELL’OSTETRICA/O Parere del Comitato Centrale della FNCO |
CAMPO PROPRIO DI ATTIVITÀ E RESPONSABILITÀ DELL’INFERMIERE Parere della presidente della Federazione IPASVI |
L’ordinamento della professione ostetrica ha fonte nell’art. 1 della Legge n. 42/99 che, al comma 2 che così recita. | L’ordinamento della professione infermieristica ha fonte nell’art. 1 della Legge n. 42/1999 che, al comma 2, così recita: |
“Il campo proprio di attività e responsabilità delle professioni sanitarie di cui all’art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni, è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post-base nonché degli specifici codici deontologici, fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le «altre professioni del ruolo sanitario per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea, nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali”. | “Il campo proprio di attività e responsabilità delle professioni sanitarie di cui all’art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni, è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post-base nonché degli specifici codici deontologici, fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le «altre professioni del ruolo sanitario per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea, nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali” |
Ai sensi dell’art. 1, la disciplina della professione ostetrica, è, pertanto, integrata:
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Ai sensi dell’art. 1, la disciplina della professione infermieristica è, pertanto, integrata:
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Alla luce del quadro normativo appena rassegnato è dato osservare che: | Alla luce del quadro normativo appena rassegnato è dato osservare che: |
A) Quella ostetrica è una professione autonoma (art. 1, L. n. 42/1999 e art. 1, comma 1, L.251/2000), essendo stata abrogata la definizione di “professione sanitaria ausiliaria” | a) quella infermieristica è una professione autonoma (art. 1, L. n. 42/1999 e art. 1, comma 1, L.251/2000), essendo stata abrogata la definizione di la definizione di “professione sanitaria ausiliaria” ex art.1 comma 1; |
B) L’oggetto della professione ostetrica è costituito dall’assistenza ostetrica, ginecologica e neonatale. Attua interventi adeguati ai bisogni di salute riproduttiva, nell’esercizio delle funzioni di sua competenza per la prevenzione, cura, salvaguardia e recupero della salute individuale e collettiva; |
b) l’oggetto della professione è costituito dall’assistenza generale infermieristica. L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria; (art. 1 DM 739/94); |
C) Le funzioni proprie della professione ostetrica sono definite “dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché degli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione degli obiettivi dell’assistenza (art. 1., L. 251/2000 – Gli operatori delle professioni sanitarie dell’area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell’assistenza …) | c) Le funzioni proprie della professione sono definite “dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché degli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione degli obiettivi dell’assistenza (art. 1, comma1, L. 251/2000) |
D) Anche per l’ostetrica ulteriori funzioni nelle aree di competenza, possono essere stabilite dallo Stato e dalle regioni “nell’esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di programmazione ed amministrative. Premesso quanto sopra si evince in modo chiaro che l’impiego della la professione ostetrica è previsto nelle seguente aree specialistiche di competenza: ambito ostetrico-ginecologico-neonatale. |
d) ulteriori funzioni possono essere stabilite dallo Stato e dalle regioni “nell’esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di programmazione ed amministrative. Premesso quanto sopra si evince in modo chiaro che la professione infermieristica ha una connotazione generale che vede l’impiego di detto personale in ogni ambito sanitario in quanto l’art. 1 commi 2 e 3 dispongono letteralmente: L’assistenza infermieristica, preventiva, curativa palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e dei disabili e di tutte le età e l’educazione sanitaria. |
L’ostetrica/o, come si evince dal Codice deontologico FNCO 2010: | L’infermiere: |
a) è responsabile dell’assistenza ostetrica, ginecologica e neonatale; | a) partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività. |
b) attua interventi adeguati ai bisogni di salute riproduttiva, nell’esercizio delle funzioni di sua competenza per la prevenzione, cura, salvaguardia e recupero della salute individuale e collettiva. | b) identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi; |
c) Il suo intervento è di natura intellettuale e tecnico-scientifica, in ambito assistenziale, relazionale, educativo e gestionale, svolto con responsabilità, in autonomia e/o in collaborazione con altri professionisti sanitari. | c) pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico; |
d) Tutela la dignità e promuove la salute femminile in ogni età, individuando situazioni di fragilità, disagio, privazione e violenza, fornendo adeguato supporto e garantendo la segnalazione alle autorità preposte, per quanto di sua competenza. | d) garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; |
e) Nel rispetto dei programmi di salute multidisciplinari, integra le attività di sua competenza a quelle degli altri professionisti e si impegna a fornire informazioni complete e corrette sui programmi di prevenzione, assistenza/cura, riabilitazione e palliazione, utilizzando metodologie di comunicazione efficaci e favorenti i processi di comprensione della persona. | e) agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali; |
f) Prende parte alla pianificazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dell’area ostetrico-ginecologica e neonatale ed attua i relativi programmi di prevenzione, assistenza/cura e riabilitazione. | f) per l’espletamento delle funzioni, si avvale, ove necessario, dell’opera del personale di supporto; |
g) Sulla base delle competenze acquisite in ambito ginecologico, orienta il proprio operato a favore della continuità e della qualità dell’assistenza; partecipa alle procedure diagnostico-terapeutiche e sostiene in modo attivo il percorso di salute della donna. | g) svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero- professionale. |
h) Promuove e si impegna a garantire la continuità assistenziale accompagnando e prendendosi cura della donna, della coppia, del nascituro durante la gravidanza, il travaglio, il parto ed il puerperio, al fine di garantire una salute globale degli assistiti. | |
i) Si impegna nella tutela e nella sorveglianza dei processi fisiologici della sessualità, della fertilità e della salute riproduttiva della donna e della coppia. | |
j) Garantisce cure appropriate al neonato favorendo i processi fisiologici di adattamento alla vita post-natale. | |
k) Con il consenso della persona interessata, promuove le tecniche di contenimento del dolore nella donna e nel neonato per quanto di sua competenza attraverso una scelta clinicamente ed eticamente appropriata. | |
l) Favorisce l’attaccamento precoce madre/padre e bambino, promuove l’allattamento al seno e supporta il ruolo genitoriale. | |
m) Favorisce una informazione corretta ed appropriata sulla donazione/raccolta di materiale biologico ai fini terapeutici e di ricerca, per mettere la donna/coppia nelle condizioni di poter fare una scelta consapevole. | |
n) Si impegna a promuovere la salute globale e riproduttiva della persona fornendo un’informazione corretta, appropriata e personalizzata rispetto agli stili di vita. | |
o) Per la tutela e l’attuazione del diritto alla procreazione cosciente e responsabile, presta ed assicura con ogni mezzo a sua disposizione, sostegno ed informazioni sui temi della sessualità, della riproduzione e della contraccezione. | |
p) Assicura il rispetto del diritto della madre a conservare l’anonimato riguardo al concepito e al parto, salvo quanto previsto da specifiche normative. | |
Tali attribuzioni sono altresì in linea con quanto determinato nel processo di Bologna e nell’applicazione dei descrittori di Dublino. Il D.Lvo 206/07 sottolinea che formazione dell’ostetrica è mirata a un professionista competente nella pianificazione realizzazione e valutazione delle cure sanitarie in ambito ostetrico-ginecologiche-neonatali, nel rispetto degli standard delle Direttive europee .L’ostetrica/o, come si evince nel DM 740/94 art. 1 “Assiste e consiglia la donna nel percorso nascita ( della gravidanza, parto e puerperio), conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato”. Partecipa: a) ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell’ambito della famiglia che nella comunità; b) alla preparazione psicoprofilattica al parto; c) alla preparazione e all’assistenza ad interventi ginecologici; d) alla prevenzione e all’accertamento dei tumori della sfera genitale femminile; e) ai programmi di assistenza materna e neonatale. Gestisce, come membro dell’équipe sanitaria, l’intervento assistenziale di propria competenza in area ostetrica, ginecologica e neonatale) Contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca. E’ in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza, in ambito ostetrico, ginecologico e neonatale Svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale. |
Tali attribuzioni sono altresì chiaramente in linea con quanto determinato nel Processo di Bologna e nell’ applicazione dei Descrittori di Dublino. Anche il D.Lvo 206/07 sottolinea che la formazione dell’infermiere è mirata a pianificare, dispensare e valutare cure sanitarie globali. Di contro il profilo dell’Ostetrica (DM 740/1994 art. 1) dispone che l’ostetrica “assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato”. Si ritiene necessario quindi sottolineare che: |
Ultimo aggiornamento
20 Luglio 2017, 16:28